
Oggi, 21 maggio, è la Giornata Internazionale del Tè. E' la seconda volta che la ricorrenza cade in questa data. Dal 2005 e fino allo scorso anno, infatti, si celebrava il 15 dicembre, data scelta al World Social Forum tenutosi a Porto Alegre, in Brasile. La nuova data è stata scelta dall'Onu su proposta della Fao, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura, ed è stata indetta ufficialmente nella risoluzione n. 12 del 2019. Dallo scorso anno, quindi, possiamo dire di avere una Giornata Internazionale del tè riconosciuta ufficialmente. Vediamo insieme che significato ha.
Perchè la Fao ha istituito una Giornata Internazionale del tè?
Nel settembre 2015, più di 150 leader mondiali si sono incontrati alle Nazioni Unite per discutere di sviluppo, benessere umano e ambiente. Dall'incontro è nata l'Agenda 2030 i cui elementi essenziali sono 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Developments Goals). L'intento è porre fine alla povertà, combattere la diseguaglianza, sconfiggere i cambiamenti climatici e costruire società pacifiche entro il 2030.
La coltivazione del tè può contribuire a ben 6 dei 17 obiettivi ed è per questo che l'Onu ha accolto la risoluzione. Eccoli qui elencati:
- Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo;
- Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un'agricoltura sostenibile;
- Raggiungere l'uguaglianza di genere ed emancipare donne e ragazze;
- Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena e produttiva occupazione e un lavoro dignitoso per tutti;
- Garantire modelli sostenibili di produzione e consumo;
- Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell'ecosistema terrestre.
Qual è l'obiettivo della Giornata Internazionale del tè?
Sappiamo che il tè è la seconda bevanda più bevuta al mondo, dopo l'acqua, e che accomuna tantissimi popoli in tutto il mondo. Il mercato è in continua crescita e soprattutto i più giovani si mostrano volenterosi di scoprire questa realtà, innovarla e renderla ancora più appetibile. E' giusto, quindi, in una giornata come questa condividere la cultura che sta dietro una tazza di tè e scoprirne tutte le curiosità.
Quello che dobbiamo anche sapere, però, è che il tè è la principale fonte di reddito per molti dei Paesi più poveri del mondo. I piccoli produttori di tè sono circa 9 milioni nei quattro maggiori Paesi produttori, Cina, India, Kenya e Sri Lanka e proprio ai piccoli produttori è affidata la coltivazione di circa il 60% del tè che consumiamo.
Il tè deve, quindi, iniziare ad essere considerato come fonte di emancipazione e di affrancamento dalla povertà. Celebrare la Giornata Internazionale del tè significa anche chiedersi chi coltiva il tè che beviamo. I suoi diritti sono rispettati? Grazie al suo lavoro contribuisce alla sua crescita, a quella dei suoi figli e del suo Paese? La ricchezza prodotta dal tè deve riuscire a tornare verso il basso, ai contadini e ai lavoratori delle piantagioni. In questo modo, potranno reinvestirla per condurre con le proprie famiglie una vita dignitosa, istruire i propri figli, investire in cure mediche e in una casa salubre e sicura.
I Sistemi di Patrimonio Agricolo Globale: cosa sono e perché riguardano le piantagioni di tè
Il programma GIAHS ( Globally Important Agricultural Heritage Systems) della Fao ha come obiettivo quello di tutelare paesaggi particolarmente ricchi di biodiversità in cui uomo e natura convivono e si intrecciano determinando lo sviluppo rurale sostenibile di quelle aree.
Sono stati individuati più di 60 siti di questo tipo nel mondo. Cina, Corea e Giappone hanno ben quattro siti inseriti in questo programma e tutti e quattro vivono della coltivazione del tè. Vediamo quali sono:
- La città di Fuzhou in Cina e la produzione del suo tè al gelsomino, il famoso Jasmin Tea. Qui le piccole aziende che coltivano tè e quelle che coltivano il gelsomino sono fondamentali per il sostentamento delle famiglie locali.
- Il tè di Hadong in Corea, coltivato tradizionalmente lungo le pendici montuose e complesse da raggiungere del Monte Jiri
- Le antiche foreste di tè nello Yunnan, in Cina, unico luogo dove è possibile vedere gli antichissimi alberi del tè
- Il tè di Shizuoka in Giappone, dove i prati coltivati attorno alle piantagioni di tè rappresentano fonte di nutrimento per queste ultime
Le celebrazioni di questo 2021 hanno avuto proprio come fulcro il programma GIAHS della FAO.
Possiamo quindi dire che la Giornata Internazionale del tè è l'opportunità che abbiamo per celebrare la cultura del tè, i suoi benefici per la nostra salute, i suoi risvolti economici sostenibili per l'ambiente e per i popoli. Per farlo, dobbiamo essere consapevoli del cammino del tè, dalla sua coltivazione fino alla tazza.